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C’è chi la musica la rincorre e chi, come Er Pablo, la costruisce giorno dopo giorno, lasciando che parole e melodie diventino testimoni dei propri cambiamenti interiori. Dopo un percorso segnato da teatro, scrittura e una lunga gestazione creativa, l’artista romano torna con Veterano, un singolo che racchiude cinque anni di evoluzione personale e musicale. Dalle prime bozze scritte tra i banchi delle medie fino a una strofa nata tra i sedili di un treno, Veterano è molto più di un brano: è una dichiarazione d’identità, il simbolo di un passaggio da rapper a cantautore, una riflessione intima su ciò che la musica può rappresentare.
Abbiamo intervistato Er Pablo per scoprire l’origine del singolo, il lavoro sul futuro EP e il senso di libertà che accompagna ogni sua nuova uscita.
Ciao Pablo! Come inizia il tuo percorso artistico?
“Ho sempre amato scrivere, già prima di iniziare a scrivere canzoni mi divertivo a scrivere piccoli monologhi o pensieri.
Alle scuole medie iniziai a fare teatro e mi innamorai del palcoscenico, ricordo perfettamente i primi passi in scena e probabilmente fu proprio in quel periodo che l’arte fece breccia nel il mio cuore.
Nonostante ho momentaneamente abbandonato il teatro spero di poter avere l'occasione di tornare un domani a recitare. Il teatro, secondo me, è uno dei massimi simboli dell'espressione artistica.
Parallelamente a questo periodo iniziai a scrivere i miei primi testi musicali, il rap è sicuramente il luogo dove un artista può trovare tutto quello di cui ha bisogno. I miei primi pezzi non potevano che essere influenzati da tutto il mondo rap e hip-hop.
Da quel momento mi sono reso conto che la musica mi trasmetteva quel senso di libertà che cercavo, così piano piano mi sono sempre di più concentrato su essa, fino ad arrivare ad oggi dove occupa gran parte della mia giornata e dei miei pensieri.”
Da poco è uscito il tuo ultimo singolo. Come è nato?
“Veterano è un pezzo che ha una storia abbastanza travagliata.
La prima cosa che ho scritto è stato il ritornello circa 5 anni fa, non aveva musica era solo un testo che mi piaceva, ho provato ad usarlo in molti pezzi ma ogni volta non rendeva abbastanza a parer mio. Dopo 3 anni scrissi la prima strofa ed il giro di chitarra, non ricordo quando pensai di legarli insieme ma quando lo feci mi innamorai. La seconda strofa arriva pochi giorni dopo essermi trasferito a Milano, è stata scritta letteralmente tra i sedili del treno e tra i mobili della mia nuova stanza.
Il pezzo parla di molte cose ed essendo stato scritto in più fasi della mia vita racconta molto bene l’evoluzione artistica della mia penna.
Amo tutte le mie canzoni, ma Veterano è la canzone della mia chitarra, è la canzone con cui hanno iniziato a definirmi cantautore. Per me è semplicemente un'interpretazione di quello che la musica può fare.”
Il brano farà parte di un disco?
“In questo momento sto lavorando a diversi progetti tra cui anche un Ep in cui potrebbero rientrare tutte le canzoni che sentiremo nei prossimi mesi compreso naturalmente Veterano.”
Qual è la soddisfazione più grande che hai ottenuto finora?
“Non ho particolari pretese dalla mia musica, quindi spesso la soddisfazione più grande è semplicemente poterla fare. Se c’è un momento però in cui mi sono sentito al settimo cielo è stato quando Violea accettò di produrre i pezzi, potrebbe sembrare banale ma fu la prima volta che qualcuno ascoltando un prodotto interamente creato da me mi chiedesse di lavorarci insieme. Per me fu la conferma che la musica poteva essere la mia strada.”
Qualche novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
“Posso confermarvi che manca poco alla prossima uscita, il pezzo dal titolo “L’alba dei pensieri”.
Dopo questo brano è già in programma l'uscita di altri pezzi. Comunque tutti gli aggiornamenti potrete trovarli sui miei social.”
