“Due maree” è un brano che parla della sensazione di sentirsi goffi e confusi, ma anche incazzati con la nostra società che di per sé è poc...
Oggi abbiamo il piacere di intervista i P.d.C. (Poetica Da Combattimento)
Ciao ragazzi! Come inizia il vostro percorso artistico?
Il nostro percorso artistico è nato come duo nel 2019, e nel 2022 si è aggiunto Ruben Iardino. Inizialmete abbiamo sperimentato molto in sala con elementi noise, synth e loop station. Il tentativo era quello di unire la poesia e la musica senza sfociare in una dimensione “reading poetico”.
Da poco è uscito il vostro ultimo singolo. Come è nato?
Eravamo in fase di pre-produzione. Mancava poco per entrare in studio e dovevamo ancora lavorare all’ultimo pezzo, Due Maree appunto, che praticamente ancora non c’era. Quindi ci siamo chiusi in sala e dopo circa 6/7 ore di tentativi è nata in un colpo solo “Due Maree”. Quando Antonio ha trovato gli accordi giusti, Alfonso di conseguenza ha scritto le parole, Ruben ha sistemato la struttura generale e ritmica con Pierfrancesco Vairo (batterie in studio), si è trovata la forma definitiva e il brano è rimasto così fino all’incisione.
Si in realtà il disco, dal titolo LIFE, è stato già lanciato il 30 maggio 2023 con il singolo “Il mondo non è” dove c’è stato il gradito e fraterno featuring con Luca Persico, in arte Ò Zulù, dei 99Posse.
Si. Il video, con la regia di Pino Carbone e prodotto da Progetto Nichel, è stato girato presso l’Oasi di Silvia Scarpa in Cilento (luogo dove è avvenuta tutta la fase di pre-produzione del disco). Il soggetto iniziale era di inserire nel video il piano sequenza, che avevamo visto su youtube, di un inseguimento della polizia, la quale cercava di acciuffare un’auto in fuga. Era entusiasmante e ricco di colpi di scena, ma purtroppo alla fine riuscivano a beccare il ladro di auto.
Abbiamo fatto dei bei concerti e la gente è stata bene con la nostra musica. Questa è una grande soddisfazione. L’apertura ai 99posse questa estate è la ciliegina sulla torta, perché ci ha dato la possibilità di poterci esibire con una piazza gremita di persone che sono state con noi dalla prima all’ultima canzone, pur essendo degli “intrusi”. La performance è terminata con Zulù che ha cantato con noi “Il mondo non è”. È stato davvero forte.
Stiamo lavorando a nuovi arrangiamenti. Ci portiamo avanti il lavoro per il prossimo album…
