Athena Barbera si è laureata con lode in Filosofia all’Università di Genova, con una tesi sui bestseller americani contemporanei. Lavora d...
Athena Barbera si è laureata con lode in Filosofia all’Università di Genova, con una tesi sui bestseller americani contemporanei. Lavora da anni in campo editoriale, ha collaborato con “la Repubblica” e altre testate giornalistiche e con le maggiori case editrici in qualità di ghostwriter, editor e traduttrice. Ha pubblicato, tra gli altri, il saggio Storia delle Crociate. È autrice di racconti per riviste e antologie, e curatrice dell'antologia Liguri per sempre. È traduttrice di narrativa per le maggiori case editrici e senior editor per l’agenzia letteraria EditReal.
Il progetto non nasce da me, ma dalla mia agente Michela Tanfoglio che ne ha intuito le potenzialità. Non mi sono mai ritenuta una poeta, non più chiunque si confronti con questo mezzo espressivo nel corso della sua vita. La mia formazione professionale è iniziata prestissimo - prima ancora della laurea - presso la maggiore casa editrice italiana, dove mi occupavo di editing di saggistica e narrativa. Al contempo muovevo i primi passi nel mondo della traduzione editoriale che attualmente è la parte prevalente del mio lavoro. In mezzo a tutto questo la poesia mi ha sempre accompagnata a un livello intimo, personale. La vera sfida è stata convincermi me stessa del valore dei miei versi e della capacità di produrne di nuovi come in qualsiasi altro progetto editoriale.
La poesia è sempre stata per me un territorio di libertà, lo spazio nel quale sento di potermi muovere senza regole, senza giudizio. Al contempo ho sempre trovato affascinante l’esercizio di stile imposto dall’intento di fotografare l’attimo e il suo sentimento in pochi versi, possibilmente incisivi, rispettando il ritmo, la metrica e il tono.
È molto semplice: senza Michela Tanfoglio non ci sarebbe stata alcuna silloge. Ha faticato non poco per convincermi a uscire allo scoperto, dopo avere letto i versi che le inviavo per gioco, via messaggio. E a tarda notte. Quando le ombre parlano a chi è in ascolto. È una silloge che mi rivela molto intimamente, che rimanda a momenti precisi della mia vita, soprattutto al sentimento che li ha accompagnati. Prima di “Tacite Ombre” nessuno sapeva che scrivessi poesie, neppure gli amici più stretti.
Ritengo che la poesia sia sentimento, in ogni caso. Qualunque tema tratti in apparenza. E i sentimenti mutano, così come mutano le emozioni, come l’amore stesso. Ogni verso di questa silloge parla di struggimento, che sia per la natura, per un amante, per noi stessi. Non ho premeditato nulla in realtà, mi sono limitata a lasciare fluire suggestioni già in essere, lasciando che fosse l’emozione a prendere la parola.
Non potrei abbandonare la poesia neppure se volessi, almeno finché non sarà lei ad abbandonare me. Al momento sto terminando un saggio biografico sulla più importante donna del potere nazista. Un lavoro impegnativo che ha richiesto tre anni di documentazione, un vero banchetto per me che, più di ogni cosa, amo leggere e studiare.
