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Felicità Bastarda: Freccia e il paradosso della solitudine nella ricerca della felicità

  "Felicità Bastarda" è una canzone che, più di altre, parla di una vulnerabilità che fa vibrare le corde più intime di chi ascolt...

 

"Felicità Bastarda" è una canzone che, più di altre, parla di una vulnerabilità che fa vibrare le corde più intime di chi ascolta. In questo brano, Freccia, cantautore e artista noto per il suo approccio diretto e personale alla musica, si mette completamente a nudo, offrendo uno spunto di riflessione profondo sul significato della felicità e sull’importanza di non essere mai davvero soli.

Il brano, che parte da un'introspezione personale, racconta la ricerca di una felicità che spesso sfugge, come un'ombra che ci segue ma che sembra essere sempre fuori portata. Freccia canta di come, nonostante la consapevolezza che stare soli possa essere sufficiente, arrivi un punto in cui la solitudine diventa insostenibile. La vera felicità, secondo l’artista, non si trova nel silenzio della solitudine, ma nella condivisione, nell'essere accompagnati da qualcuno che ci capisca e ci faccia sentire completi.

Questa riflessione sulla felicità come una sorta di entità sfuggente è il cuore pulsante del pezzo. Non è un concetto statico, ma dinamico, un obiettivo che vediamo, tocchiamo, ma che facilmente ci sfugge. La felicità, per Freccia, è come un passaggio che va vissuto nel momento, mentre si attraversano le sfide quotidiane. Ma è anche un’illusione, un desiderio che va e viene senza preavviso. La canzone ci insegna che, nonostante il nostro sforzo per raggiungerla, la felicità non è mai garantita, ma va coltivata in compagnia.

La bellezza di "Felicità Bastarda" risiede anche nell'autenticità con cui Freccia affronta il tema della solitudine. Non c’è alcun tentativo di nascondere le difficoltà, anzi, l’artista si fa carico delle sue emozioni, mettendo in musica le sue riflessioni più intime. Non è solo la ricerca della felicità, ma anche il cammino verso l'accettazione della sua fugacità, della consapevolezza che, purtroppo, la felicità non si fa mai trovare facilmente. È un percorso tortuoso, che però vale la pena intraprendere.

In questo viaggio sonoro, Freccia dimostra che, pur nella difficoltà di comprendere il proprio posto nel mondo, l’unico modo per sentirsi vivi è quello di condividere il proprio viaggio con qualcun altro. La felicità, quella vera, non è solo un’emozione, ma un legame profondo che si costruisce nelle relazioni.
 
 
Ciao Freccia! Come inizia il tuo percorso artistico?
È nato sui banchi di scuola. Mi sono innamorato artisticamente di Luciano Ligabue e, grazie a lui, ho comprato una chitarra e ho iniziato a fare i primi tentativi: abbozzare qualche accordo e scrivere qualche testo. Tutto è iniziato da lì.
 
Da poco è uscito il tuo ultimo singolo. Com’è nato?
"Felicità Bastarda" nasce dopo un momento critico dovuto alla fine di una conoscenza con una ragazza, che mi ha portato a un senso di solitudine e vuoto. Ho voluto esternare il mio stato d'animo con una canzone piena di rabbia, cercando di dare una spiegazione a questa ricerca continua di felicità che arriva e poi sparisce nel nulla, come se nulla fosse. Alla fine ho capito che non devo fare altro che dare tempo al tempo e godermi ogni momento senza troppe aspettative!
 
Il brano farà parte di un disco?
No, ma sto lavorando ad altri singoli e, in prospettiva, ci sarà l'uscita di un album.
 
Il singolo è accompagnato dal videoclip? Raccontaci qualche aneddoto.
A questo singolo non ho voluto dare un'immagine precisa, per lasciare più spazio all'inventiva dell'ascoltatore.
 
Qual è la soddisfazione più grande che hai ottenuto fino ad ora?
Nel 2017 sono arrivato tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani e nello stesso anno ho partecipato come ospite musicale a Telethon su Rai2.
 
Qualche novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
Ho già altri brani pronti per uscire e sicuramente ne farò uscire tanti altri, in prospettiva di un album!