Diego Rojas Chaigneau è un attore e cantautore Italo Cileno, nato e cresciuto a Firenze. Figlio d’arte, padre chitarrista, madre pianista ...
Figlio d’arte, padre chitarrista, madre pianista e pedagoga musicale,
studia Teatro a Roma, prima all’AIAD, (Accademia internazionale arte drammatica
del teatro Quirino) e successivamente Cinema al Duse International di Francesca
de Sapio.
Dopo aver cominciato a lavorare come attore in teatro, qualche serie e vari cortometraggi decide di tornare a Firenze, dove la passione ancestrale per la musica si risveglia.
Si dedica allo studio della voce, della chitarra e ad altri cordofoni latino-americani come il “tres” il “Cuatro”, e il “Charango”.
Assieme ad una ricca eredità artistica, all’eterna compagna sindrome di tourette, e a voler fare sempre il contrario di ciò che viene detto, nasce “Sentieri”, un album che cerca di unire stili e ritmi di tutto il mondo traendo ispirazione dal folklore latino-americano del quale suo zio, Josè Seves cantante storico degli Inti Illimani fu portavoce.
Abbiamo scambiato
due chiacchiere con lui per saperne di più sul nuovo singolo “Lubbriaco”.
Ciao Diego!
Come inizia il tuo percorso artistico?
Trasferendomi a Roma per studiare recitazione, dopo un'infanzia e una adolescenza impegnative.
La musica è sempre stata nell'aria, avendo tutti e due i genitori musicisti e lo zio cantante storico degli " inti Illimani "
Da poco è
uscito il tuo ultimo singolo. Come è nato?
Dalla voglia di trasporre in musica la barzelletta dell’ubriaco...
Se perdiamo le chiavi in un prato, al buio, cercarle sotto la luce da un'altra parte può non essere la scelta giusta, per quanto più semplice...
Sappiamo
che il brano fa parte del disco “Sentieri”. Ce ne vuoi parlare?
L'album nasce in lockdown, cercando di dare voce a tutte quelle domande che ci davano preoccupazione incertezza.
Tanti sentieri ci sono nella vita, se in uno di questi rimaniamo bloccati, possiamo sempre imboccarne un altro.
Il singolo
è accompagnato dall’uscita del videoclip. Raccontaci qualche aneddoto.
Come una semplice serata tra amici si possa trasformare in una sfida per tornare a casa.
Qual è la
soddisfazione più grande che hai ottenuto finora?
Entrare nella top ten della radio AirPlay emergenti è sicuramente in cima 🌷
Qualche
novità che vuoi condividere in anteprima con noi?
Tra non molto pubblicherò il nuovo singolo, finito di registrare in questi giorni...
Dopo aver cominciato a lavorare come attore in teatro, qualche serie e vari cortometraggi decide di tornare a Firenze, dove la passione ancestrale per la musica si risveglia.
Si dedica allo studio della voce, della chitarra e ad altri cordofoni latino-americani come il “tres” il “Cuatro”, e il “Charango”.
Assieme ad una ricca eredità artistica, all’eterna compagna sindrome di tourette, e a voler fare sempre il contrario di ciò che viene detto, nasce “Sentieri”, un album che cerca di unire stili e ritmi di tutto il mondo traendo ispirazione dal folklore latino-americano del quale suo zio, Josè Seves cantante storico degli Inti Illimani fu portavoce.
Trasferendomi a Roma per studiare recitazione, dopo un'infanzia e una adolescenza impegnative.
La musica è sempre stata nell'aria, avendo tutti e due i genitori musicisti e lo zio cantante storico degli " inti Illimani "
Dalla voglia di trasporre in musica la barzelletta dell’ubriaco...
Se perdiamo le chiavi in un prato, al buio, cercarle sotto la luce da un'altra parte può non essere la scelta giusta, per quanto più semplice...
L'album nasce in lockdown, cercando di dare voce a tutte quelle domande che ci davano preoccupazione incertezza.
Tanti sentieri ci sono nella vita, se in uno di questi rimaniamo bloccati, possiamo sempre imboccarne un altro.
Come una semplice serata tra amici si possa trasformare in una sfida per tornare a casa.
Entrare nella top ten della radio AirPlay emergenti è sicuramente in cima 🌷
Tra non molto pubblicherò il nuovo singolo, finito di registrare in questi giorni...