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“Complicated”, intervista a Soulfixer

  “Complicated” di Soulfixer è un brano che usa le frequenze come tela per raccontare gli orrori subiti dal narcisismo e dalla psicopatia. ...

 

“Complicated”
di Soulfixer è un brano che usa le frequenze come tela per raccontare gli orrori subiti dal narcisismo e dalla psicopatia. Il testo nasce dalle rivelazioni di un sopravvissuto a cui piace fare musica, con la speranza di infondere un minimo di coscienza in questa ormai semicadente società. Una canzone per denunciare le manipolazioni che siamo tutti i giorni costretti ad accettare e le violenze che passano inosservate a causa di plagi subiti, destinate ad affliggere la società ed a ripresentarsi in forza maggiore se non fermate. Un pezzo per guarire da traumi paragonabili a quelli di chi ha affrontato una guerra.
 
Quando ti sei avvicinato al mondo della musica?
Salve a tutti! Mi sono avvicinato veramente al mondo della musica quando ho iniziato ad improvvisare i primi arpeggi con la chitarra acustica utilizzando accordature strane, avevo circa 11 anni. Lí ho iniziato a fluire.
 
Cosa rappresenta per te la musica?
Valvola di sfogo, valvola di riempimento. Dipende da come mi sveglio la mattina.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
I Massive Attack, ma più in generale il trip hop e, così a random, gli artisti della scena grunge Metal degli anni 90.
 
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con chiunque si prospetta di fronte al mio cammino. Purché non sia troppo antisociale.
 
Di cosa parla il nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?
Vuole trasmettere le vibrazioni di questi tempi, un po' bui, dove però è possibile trovare la salvezza.



 
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Per adesso sono un po’ fermo ma, con un po' di pazienza, potrò essere più attivo in futuro, mi sto organizzando.