Teresa Irene Di Liberto è una figura poliedrica nel panorama culturale italiano, nota per il suo impegno e la sua passione in diversi ambiti...

Teresa
Irene Di Liberto è una figura poliedrica nel panorama culturale italiano, nota
per il suo impegno e la sua passione in diversi ambiti artistici e letterari.
Nata con una fervente sete di conoscenza, ha trascorso anni curiosando tra le
pagine dei libri e affinando la sua abilità nel trasmettere emozioni attraverso
la scrittura. Tra i suoi contributi più significativi la collaborazione col
mensile GPMagazine, con una presenza che si estendeva in Italia, Gran Bretagna
e Germania. All'interno della rivista, curava con dedizione la rubrica
"Leggi con Irene", dove recensiva le ultime uscite letterarie e
intervistava gli autori di risonanza. Irene Di Liberto è membro onorario e
ambasciatore per l'Italia dell'Accademia della Lingua e della cultura
siciliana, dimostrando un profondo attaccamento alle sue radici culturali. Ha
anche partecipato come giurata a vari e importanti concorsi letterari, tra cui
il Torneo letterario "Robinson – La Repubblica" nel 2022 e il Premio
artistico e letterario nazionale "Perdersi nell'amore" nello stesso
anno, oltre a essere stata giurata per il Premio nazionale di poesia
"Persephone" e il Premio nazionale "Autori italiani" nel
2022. Irene Di Liberto è anche un'autrice di talento ha pubblicato opere che
hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il "Premio
Internazionale Zingarelli 2020", il "Premio Mamme in Poesia" con
menzione speciale dalla città di San Mauro Pascoli e il "Premio
Modigliani" per il suo libro "Versi in volo".
"Post
Poesia – tra il verso e l’inverso" è tra i libri proposti per il Premio
Strega Poesia 2024. Come ti senti riguardo a questa nomination e quali speranze
hai per il futuro del libro?
La
nomination è stata una gran bella sorpresa. Sono emozionata di far parte di un
contesto letterario unico come quello del
Premio Strega.
Mi auguro
che Post Poesia sbarchi all’estero, intanto i primi passi sono stati mossi
verso la Svizzera, spero che continui il suo cammino arrivando anche molto più
lontano.
Come è
nata la tua passione per la scrittura, in particolare per la poesia?
Della
scrittura mi ha fatto innamorare il personaggio Jo March di “Piccole donne”:
disposta a tutto pur di vedere realizzato il suo sogno di diventare scrittrice.
La poesia
da sempre fa parte di me, è un dono innato che ho coltivato nel tempo con molti
corsi e masterclass di specializzazione. Non escludo, comunque, in futuro, di
cimentarmi in altri generi letterari.
Dove
trovi l’ispirazione per i tuoi versi?
Nel
quotidiano, da ciò che osservo tutti i giorni. Tutto è poesia, basta saper
guardare con i giusti occhi e sentire, lasciando fluire le emozioni,
Cosa
può aspettarsi il lettore dalla tua raccolta "Post Poesia – Tra il Verso e
l'Inverso"?
Chi legge,
a differenza del concetto di poesia classica, che vede da una parte l’artista e
dall’altra chi fruisce dell’arte, diviene parte del processo di scrittura, il
libro inizio a scriverlo io, ma è il lettore che finisce di scriverlo,
appuntando nelle pagine del libro le sue emozioni, i suoi pensieri, ma anche i
suoi dispiaceri e speranze.
Puoi
darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi lavori?
Ho in
cantieri due bei progetti, ma ne parleremo in una prossima intervista. Intanto,
continuo il mio cammino con Post Poesia: un cammino da percorrere insieme ai
miei lettori postpoetici.